Dio non può intervenire nella nostra vita, per consentirci, nella più totale libertà, di scegliere le nostre azioni rispettando così il libero arbitrio
Così ogni uomo rimane libero di compiere qualsiasi gesto, legato solamente alla morale ed al contesto sociale in cui è nato e cresciuto, questo ovviamente permette anche gesti disumani come stupri e qualunque altra forma di violenza che ad una persona poco sana di mente o malvagia o deviata possa venirgli in mente, vincolato soltanto dalle leggi e dalle regole che la propria società gli consente
La mia domanda è questa: “E’ giusto tutto questo?” e ”Dove sta Dio?”
Nuova pagina 1 No, tutto questo certamente non è giusto
Non sono giusti i gesti disumani
Non sono giuste le violenze di ogni genere e contro chiunque
Però, riflettiamo un momento
A pensarci bene, noi possiamo accorgerci del male, solo perché esiste il bene
Possiamo accorgerci del buio solo perché da qualche parte c'è luce
Se la luce non esistesse affatto, se tutto fosse tenebre, non avremmo modo di accorgerci di nulla, saremmo del tutto inconsapevoli, chiusi dentro una cappa buia, incapaci della benché minima percezione di ciò che è bene (= non la violenza, ma affettuosità e cura; non la disumanità, ma umanità; non la malvagità, ma benignità)
La luce, il bene, è Dio, è il Punto di Riferimento che indica ciò che è buono e ciò che non lo è a quanti desiderano umilmente ascoltarlo
La Sua parola buona, positiva, incoraggiante - proprio nelle tenebre e nonostante le tenebre! - ci viene proposta nella persona di Gesù
Anche Gesù subì il male: odio, incomprensioni, violenza, morte tragica
Per questo Gesù è in grado di comprendere il male che viene fatto a noi (e anche quello che noi facciamo agli altri), e di mostrarci la via dell'agire corretto e amorevole (nonostante il male)
Gesù non promette ai suoi discepoli una via per evitare il male o per non subire azioni malvage, ma insegna la strada per sopportare pazientemente il male, imparando a confidare
Proprio così, confidare nonostante il male, le violenze, le ingiustizie
Gesù è il Cristo di Dio anche perché capace di simpatizzare con noi (=soffrire insieme a noi) nelle nostre malattie morali; è capace di soccorrerci al momento opportuno, quando abbiamo più bisogno di lui
Dobbiamo soltanto imparare ad aprire le nostre menti alla possibilità fiduciosa di ciò che è bene
Mediante la preghiera e l'azione positiva si può riuscire ad attenuare per quanto possibile gli effetti devastanti del male (ingiustizie, violenze)
Il quale agisce sì, ma sapendo di avere un destino segnato
Non può vincere, perché Dio ne ha già decretato la sconfitta finale
Gesù ci mostra che Dio è davvero Amore
La sua resurrezione mostra infatti che tutta la violenza e l'ingiustizia del mondo non sono in grado di sconfiggere la vita che è in Cristo Gesù, Figlio di Dio
Se oggi ci leghiamo a Lui in una conversione profonda e sincera, usiamo la nostra libertà per afferrare un destino positivo di vita, di bontà
La vita del discepolo di Gesù è infatti nascosta con Cristo in Dio
Quando Cristo sarà manifestato, allora anche i Suoi discepoli otterranno la Sua gloria, l'onore della vittoria di ciò che è buono su ciò che non lo è
Dio sta proprio accanto a noi
Infatti in Lui ci viviamo, ci muoviamo ed esistiamo
Ma spesso tendiamo a dimenticarlo, a non vederlo, o forse a darlo per scontato, come l'aria che respiriamo (di cui ci accorgiamo solo quando ci viene a mancare)
Certo, l'uomo è capace anche di abituarsi a vivere senza Dio, facendo a meno di Dio, in modo in-dipendente da Dio
È capace di azzittire la propria coscienza fino al punto da farne a meno, da comportarsi da in-cosciente
E i risultati sono proprio sotto i nostri occhi, se li teniamo aperti
"La morale e il contesto sociale" sono quelli di una società umana (cioè, disumana) che è malata nel profondo
Nonostante ciò, nonostante i male, accade che la luce continua a splendere nelle tenebre, ma le tenebre continuano a non accoglierla
Dove vogliamo liberamente e coscientemente schierarci, dentro le tenebre o nella luce? Coraggio!