AMORE E SCANDALI
Amore (e scandali)
Amore secondo Dio
“Quale grande amore ci ha dato il Padre per essere chiamati figli di Dio, e lo siamo realmente! La ragione per cui il mondo non ci conosce è perché non ha conosciuto lui. Carissimi, noi fin d'ora siamo figli di Dio, ma ciò che saremo non è stato ancora rivelato. Sappiamo però che quando egli si sarà manifestato, noi saremo simili a lui, perché lo vedremo così come egli è. Chiunque ha questa speranza in lui, purifica se stesso, come egli è puro. Chiunque commette il peccato, commette anche violazione della legge, perché il peccato è violazione della legge. Voi sapete che egli è apparso per togliere i peccati e che in lui non v'è peccato. Chiunque rimane in lui non pecca; chiunque pecca non lo ha visto né l'ha conosciuto.
Figlioli, nessuno v'inganni. Chi pratica la giustizia è giusto come egli è giusto. Chi commette il peccato viene dal diavolo, perché il diavolo è peccatore fin dal principio. Ora il Figlio di Dio è apparso per distruggere le opere del diavolo. Chiunque è nato da Dio non commette peccato, perché un germe divino dimora in lui, e non può peccare perché è nato da Dio.
Da questo si distinguono i figli di Dio dai figli del diavolo: chi non pratica la giustizia non è da Dio, né lo è chi non ama il suo fratello.
Poiché questo è il messaggio che avete udito fin da principio: che ci amiamo gli uni gli altri. Non come Caino, che era dal maligno e uccise il suo fratello. E per quale motivo lo uccise? Perché le opere sue erano malvage, mentre quelle di suo fratello erano giuste.
Non vi meravigliate, fratelli, se il mondo vi odia. Noi sappiamo che siamo passati dalla morte alla vita, perché amiamo i fratelli. Chi non ama rimane nella morte. Chiunque odia il proprio fratello è omicida, e voi sapete che nessun omicida possiede in se stesso la vita eterna.
Da questo abbiamo conosciuto l'amore: Egli ha dato la sua vita per noi; quindi anche noi dobbiamo dare la vita per i fratelli. Ma se uno ha ricchezze di questo mondo e vedendo il suo fratello in necessità gli chiude il proprio cuore, come dimora in lui l’amore di Dio? Figlioli, non amiamo a parole né con la lingua, ma coi fatti e nella verità” (1 Lettera di Giovanni 3,11 ss.).
Figli di Dio non si nasce...
Gli scandali sessuali sono segno che la società “cristiana” oggi non è molto diversa da quella pagana di secoli fa. Si confonde amore con sesso. Sesso di tutti i generi...
L’amore di Dio invece è DIVERSO primo perché è “grande” e secondo perché è “dono”. Dio dona senza approfittarsi. Beato chi comprende e accoglie questo amore che cambia la nostra personalità, come è indicato dal nome nuovo di “figli” e “figlie” di Dio. Ovviamente sconosciuti e disprezzati in una società che si nutre di scandali. Ma Dio conosce i Suoi figli.
Figli di Dio non si nasce, ma si diventa con la nascita nuova d’acqua e di Spirito, di fede e di ravvedimento. Questi figli un giorno vedranno Dio come è. Se tu non credi in Dio, hai un estremo bisogno di imparare come si fa a credere e confidare in Lui.
I Suoi figli e figlie cercano di vivere una vita “pura”: purezza di pensieri, parole, azioni. La vita quotidiana della figlia o del figlio di Dio è imperniata sull’amore che Dio stesso ha loro donato in Cristo. Di qui la domanda critica: chi è dunque figlio/figlia di Dio? Risposta: chi ama i fratelli, chi agisce per il loro bene, chi non si approfitta mai del fratello o della sorella.
Molti separano l’amore verso Dio (che non si può vedere) dall’amore verso il fratello. Ma l’Evangelo è logico e dice: come fai ad amare Dio che non vedi, se non ami il fratello/sorella che vedi? L’Evangelo è logico e dice: l’amore dev’essere mutuo, scambievole, oppure non è amore. Dipende da opere, comportamenti, azioni. Anche Caino diceva di essere fratello di Abele... e quanti Caino ci sono in giro oggi!
Chi imita l’amore di Dio è passato da morte a vita. Chi non esperimenta mai questo amore è morto. Proprio morto. Anche se cammina. Per il Vangelo i morti NON stanno al cimitero, ma sono quelli senza amore di Dio dentro. Ecco qui il problema dell’amore come dono e dell’odio come sfruttamento. Odiare è come uccidere. Ci sono tanti modi di uccidere: disinteresse, superficialità, approfittarsi. Ecco perché chi odia non ha vita divina in sé ma è morto già adesso che sembra vivo. Sembra vivo, ma è morto. Cristo insegna che l’amore è dare. Chi ama dona la vita per i fratelli/sorelle. Cioè dare attenzione pratica ai loro bisogni concreti. Altrimenti si è solo chiacchieroni. L’invito è: convertirsi, cambiare modo di pensare e agire oggi. Non domani, oggi.
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