Riflessioni

RIFLESSIONI 11/2019

Questa generazione perversa Perversione C’è una frase di Pietro apostolo che dovrebbe trovare d’accordo tutti i cristiani. Essa suona così, “Con molte altre parole li scongiurava e li esortava: SALVATEVI DA QUESTA GENERAZIONE PERVERSA”. Fa parte del forte discorso di Pietro che annuncia Cristo dopo la sua risurrezione (Atti, 2). Il tema della “salvezza” è attualissimo. Non si parla forse oggi di “salvezza” della terra, dell’uomo, dei migranti, degli alberi, degli animali? Se la frase si trovasse nei Promessi Sposi, si potrebbe dire che la “generazione” cui allude Manzoni fosse quella degli anni 1628-1630 in cui è ambientato il romanzo. La frase sta invece nella Scrittura ispirata da Dio e riguarda quindi sia la “generazione” di Pietro stesso sia OGNI GENERAZIONE. La Scrittura è profetica, capace di parlare a ciascun individuo in ciascuna generazione: “Salvatevi da questa generazione perversa”. Che cos’era la perversione nella generazione di Pietro? Ce lo dice Paolo apostolo che così descrive la società del tempo: “E poiché hanno disprezzato la conoscenza di Dio, Dio li ha abbandonati in balìa d’una intelligenza depravata, sicché commettono ciò che è indegno, colmi come sono di ogni sorta di ingiustizia, di malvagità, di cupidigia, di malizia; pieni d’invidia, di omicidio, di rivalità, di frodi, di malignità; diffamatori, maldicenti, nemici di Dio, oltraggiosi, superbi, fanfaroni, ingegnosi nel male (…) E pur conoscendo il giudizio di Dio, che cioè gli autori di tali cose meritano la morte, non solo continuano a farle, ma anche approvano chi le fa” (Romani, 1). È diversa oggi la perversione? Alle potenze politiche antiche (Roma, Persia, etc.) si sono sostituite le moderne che contribuiscono alla perversione con guerre di invasione presentate come operazioni di pace (Turchia contro i curdi in Siria); si pensi ai campi di concentramento in cui si concentrano violenze disumane di ogni tipo perpetrate contro migranti (Libia). Non è forse perversione questa? Se cose del genere non ci toccano più non vuol dire forse che siamo diventati insensibili alla perversione e quindi, almeno tendenzialmente, perversi anche noi? Di qui la necessità, anzi l’urgenza, della SALVEZZA dalla perversione. Gioia della Salvezza Nel suo forte discorso menzionato all’inizio, Pietro afferma che la salvezza non sta nelle potenze del mondo – siano gli imperatori di Roma o i potenti di oggi. La salvezza sta solo in Gesù Nazareno “uomo accreditato da Dio mediante segni e opere potenti” e soprattutto mediante un ATTO che fu impossibile al grande Ottaviano imperatore come è impossibile al grande Putin o al grande Trump. Qual è questo atto impossibile a uomini grandi e piccoli? Qual è mai questo atto che decreta la fine inesorabile non solo dell’impero di Roma ma di tutte – nessuna esclusa – le potenze e le superpotenze attuali e future di questo mondo perverso? Qual è questo atto che dichiara in modo rigorosissimo che ogni forma di perversione è semplicemente stupida e che è davvero possibile SALVARSI DA QUESTA GENERAZIONE PERVERSA? All’inizio del suo discorso Pietro annuncia l’uomo Gesù il Nazareno, ma alla fine egli dice ai suoi ascoltatori: sappiate con certezza che “Dio ha costituito Signore e Cristo quel Gesù che voi avete crocifisso!” L’ATTO che fa di Gesù il Signore dei Signori è la sua RISURREZIONE DAI MORTI. È lui “il Signore” della vita e anche della morte, che è stata da Lui sconfitta. È lui il Messia/Cristo atteso che ci consente di scampare alla perversione. I grandi e i piccoli di ieri e di oggi vivono la loro generazione, poi muoiono. Ma Cristo Gesù ha in sé, oggi e sempre, la vita di Dio perché è risorto e vive di vita divina – non bios (vita biologica) ma zoè (vita dello Spirito)! È una vita a disposizione gratuita di tutti in ogni generazione. Infatti ancora Pietro afferma: “Questo Gesù è la pietra che, scartata da voi, costruttori, è diventata testata d’angolo. In nessun altro c’è salvezza; non vi è infatti altra persona data agli uomini sotto il cielo nel quale è stabilito che possiamo essere salvati” (Atti, 4). L’evangelo attesta che la salvezza si ottiene così: “Ravvedetevi e ciascuno di voi si faccia battezzare per la remissione dei vostri peccati e voi riceverete il dono dello Spirito Santo” (Atti, 2). Felice chi ubbidisce a Cristo!

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