Riflessioni

Gesù, la clonazione, la vita eterna

Vivere eternamente e felicemente è da sempre la grande aspirazione dell’uomo! Antichi “speziali” e medici moderni hanno cercato di prolungare sempre più la vita umana; economisti di ogni tendenza hanno tentato di rendere questa vita sempre più felice. Risultato? Indubbiamente un’esistenza più lunga, che però non sopprime affatto il dolore, le preoccupazioni, la sofferenza. Lo stesso incubo di una morte, forse non lontana, è tale da turbare i sogni di felicità in ogni cuore umano. Nel corso dei secoli non sono mancati coloro che hanno promesso “vita eterna e felice” ai loro simili. Certe dottrine “millenaristiche” promettevano un regno di Dio stabilito in terra e, analogamente, talune idee odierne promettono lunghissima vita su una terra che sarà un nuovo Eden.Oggi poi, grazie anche al progresso in campo biologico, queste idee vengono riprese e colorate di parole nuove, eccitando attese che sembrano venire incontro alle esigenze profonde dell’essere umano. Ecco perciò che la possibilità di poter clonare l’uomo e la donna viene adottata e usata da un gruppo religioso per promettere vita eterna. Sono i cosiddetti Raeliani, i quali affermano di avere recentemente clonato la bambina Eva (ma le prove del loro esperimento non le hanno ancora fornite). Il loro capo, un ex-giornalista francese detto Rael, assicura che in un prossimo futuro sarà possibile non solo clonare la persona umana, ma anche trasferire la memoria della vecchia persona nella nuova, iniziando così un procedimento che, ripetuto nel tempo, condurrà alla vita eterna! Questa certezza è basata su alcuni incontri che Rael avrebbe avuto anni fa con gli extraterrestri.Ciascuno è libero di dare a queste idee la considerazione che egli ritiene meritino. Una cosa, forse, può costituire oggetto di sobria riflessione. Non si comprende come mai, mentre propongono la meravigliosa vita eterna, tanto i Raeliani quanto coloro che promettono la terra paradisiaca, stanno acquistando latifondi, stanno costruendo grattacieli, stanno investendo denaro, stanno guadagnando dalle loro imprese sul mercato. La domanda che fa riflettere è: che c’entra la vita eterna con gli imperi finanziari? Alla domanda si potrebbe aggiungere l’osservazione che anche i capi dei grandi imperi finanziari muoiono. Ma questa è un’altra faccenda. O forse no. Gesù, Vita dell’umanità Gesù ci dice: «Non temete! Io sono la vita! Chi crede in me anche se muore, vive!» Forse Gesù è uno dei tanti pazzi che hanno detto assurdità? Queste parole sono forse una consolazione offerta da un esaltato? No, egli è degno di fiducia, perché non solo è morto come tutti, ma è anche risorto: cosa che nessun altro ha mai potuto fare. I documenti biblici non sono leggende. La resurrezione di Gesù è documentata: Egli si mostra ad amici e a nemici, si fa vedere a molti e a pochi dopo la sua resurrezione; mangia coi discepoli; in una circostanza si fa vedere da cinquecento persone, molte delle quali erano ancora vive quando Paolo scrive di questo fatto e potevano quindi essere consultate dai lettori. I nemici di Gesù non osano mostrare la sua tomba, dove ci sarebbe ancora il cadavere, se la resurrezione non fosse avvenuta. La collaborazione contemporanea di più sensi doveva escludere la possibilità di allucinazioni. Gesù è vita perché è stato il solo uomo a lasciare una tomba vuota nel vasto cimitero del mondo. Egli è divenuto così Spirito Vivificante. La Vita eterna non è una vita“per sempre”, ripetutamente clonata, ma è la Vita di Dio che è Spirito.Come poter ottenere questa Vita? Gesù risponde: Occorre che tu nasca di nuovo. Ecco la condizione essenziale per partecipare alla Sua Vita. Gesù spiega che non basta essere nati alla vita biologica, «ciò che è nato dalla carne è carne, ma ciò che è nato dallo Spirito è Spirito. Perciò se un uomo non è nato d’acqua e di Spirito non può entrare nel regno di Dio» (Giovanni 3, 1-5). Questa nascita inizia con l’ascolto attento della Parola del Signore. Questa può suscitare fiducia vera nel cuore dell’uomo e condurlo al pentimento continuo, a una vera morte al peccato. Il Vangelo è lo strumento per poter credere e cambiare condotta, abbandonando il male per seguire Dio. È una morte dolorosa al male, ma è preludio di vita vera!Un morto va seppellito. Anche il credente ravveduto si seppellisce: non in un sepolcro di pietra, ma in un sepolcro d’acqua. La sepoltura è la prova che il vecchio uomo è morto: così il credente ravveduto che si fa battezzare in un battesimo cosciente e volontario, per rinascere a Vita spirituale da vivere in intimità col Signore. Questa persona nuova porta in sé il germe del Risorto per non morire mai più: egli è perdonato dei propri errori, Dio gli dona una coscienza buona, e porta in sé l’immagine di Cristo Gesù. Tale è la nuova nascita in Cristo. Questa nascita ti innesta a Lui, come un tralcio alla vite. Occorre poi non perdere la fiducia in Lui, seguendo docilmente le leggi della nuova vita in Cristo: imparare la Sua Parola Spirituale; evitare il peccato e le radici stesse del male; vivere coerentemente secondo la norma dell’Amore. 

Torna alle riflessioni