Nel corso della vita accadono dei capovolgimenti nella logica del pensiero di una persona, rivolgimenti che la persona stessa non avrebbe neanche lontanamente potuto
prevedere. A me è accaduto un fatto simile. A trentotto anni mi definivo
non-credente, anche se in realtà tendevo più verso l'agnosticismo. Infatti non mi ritenevo ateo
secondo il significato corrente della parola perché, onestamente, proprio come non mi ero fatto una ragione di una probabile esistenza di Dio, così non avevo una ragione per affermarne la non esistenza.
Provengo da una famiglia che, pur non essendo fatta di rigidi praticanti della
religione cattolica, ha ottemperato ai vari precetti...