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Riflessioni, maggio 2010 Gesù, gioia di vivere

Gesù, gioia di vivere Il vero e il falso Guardatevi dai falsi profeti che vengono a voi in veste di pecore, ma dentro sono lupi rapaci. Dai loro frutti li riconoscerete. Si raccoglie forse uva dalle spine, o fichi dai rovi? Così ogni albero buono produce frutti buoni e ogni albero cattivo produce frutti cattivi; un albero buono non può produrre frutti cattivi, né un albero cattivo produrre frutti buoni. Ogni albero che non produce frutti buoni viene tagliato e gettato nel fuoco. Dai loro frutti dunque li potrete riconoscere. Non chiunque mi dice: Signore, Signore, entrerà nel regno dei cieli, ma colui che fa la volontà del Padre mio che è nei cieli. Molti mi diranno in quel giorno: Signore, Signore, non abbiamo noi profetato nel tuo nome e cacciato demòni nel tuo nome e compiuto molti miracoli nel tuo nome? Io però dichiarerò loro: Non vi ho mai conosciuti; allontanatevi da me, voi operatori di iniquità. Perciò chiunque ascolta queste mie parole e le mette in pratica, è simile a un uomo saggio che ha costruito la sua casa sulla roccia. Cadde la pioggia, strariparono i fiumi, soffiarono i venti e si abbatterono su quella casa, ed essa non cadde, perché era fondata sopra la roccia. Chiunque ascolta queste mie parole e non le mette in pratica, è simile a un uomo stolto che ha costruito la sua casa sulla sabbia. Cadde la pioggia, strariparono i fiumi, soffiarono i venti e si abbatterono su quella casa, ed essa cadde, e la sua rovina fu grande». Quando Gesù ebbe finito questi discorsi, le folle restarono stupite del suo insegnamento: egli infatti insegnava loro come uno che ha autorità e non come i loro scribi (Matteo 7). Chissà quante volte Gesù si sarà fermato in una vigna per raccogliere qualche grappolo e mangiarlo o, accanto a un albero di fichi, per gustarne i frutti dolcissimi. Di mestiere era carpentiere, e secondo alcuni studiosi forse Gesù si recò col padre a Sepphoris, a poca distanza da Nazaret, per partecipare ai lavori di carpenteria necessari alla costruzione del grande anfiteatro romano in quella città. Conosceva quindi sia la natura sia i segreti di una bella costruzione solida e sapeva distinguere una casa ben fondata. Della natura conosceva anche la pioggia battente e il vento impetuoso, che tanto possono danneggiare soprattutto la casa costruita senza perizia. Dall'osservazione della natura Gesù sa trarre criteri di verità e di falsità. Perché oggi non dovremmo osservare la natura per trarne lezioni anche noi? Chi ha stabilito che la religiosità non deve aver nulla a che fare con la natura? Ma Gesù era forse panteista? coè vedeva Dio in ogni aspetto della natura? Che cosa hanno a che vedere i frutti di un albero con la falsa profezia e il vero insegnamento? Gesù ama la vita? Gesù amava musica e cibo In verità vi dico: tra i nati di donna non è sorto uno più grande di Giovanni il Battista; tuttavia il più piccolo nel regno dei cieli è più grande di lui. Dai giorni di Giovanni il Battista fino ad ora, il regno dei cieli soffre violenza e i violenti se ne impadroniscono. La Legge e tutti i Profeti infatti hanno profetato fino a Giovanni. E se lo volete accettare, egli è quell'Elia che deve venire. Chi ha orecchi intenda. Ma a chi paragonerò io questa generazione? Essa è simile a quei fanciulli seduti sulle piazze che si rivolgono agli altri compagni e dicono: Vi abbiamo suonato il flauto e non avete ballato, abbiamo cantato un lamento e non avete pianto. È venuto Giovanni, che non mangia e non beve, e hanno detto: Ha un demonio. È venuto il Figlio dell'uomo, che mangia e beve, e dicono: Ecco un mangione e un beone, amico dei pubblicani e dei peccatori. Ma alla sapienza è stata resa giustizia dalle sue opere» (Matteo 11). Anche questo brano del Vangelo ci presenta Gesù che trae insegnamento sia dal suono del flauto sia dai lamenti. Egli apprezza il buon cibo e il buon vino. Non è infatti proprio lui che ha trasformato l'acqua in buon vino a Cana? Gesù ama la vita! che è fatta di liete danze e di doloroso pianto. Perchè la religione e la religiosità dovrebbero coincidere con la tristezza e la musoneria? A che cosa paragonerebbe oggi Gesù la nostra generazione? Qual è la differenza tra la religione della gioia in Dio e la religione della serietà che forse nasconde ipocrisia? E quali sono le opere della sapienza? INVITO della chiesa di Cristo Gesù a POMEZIA domenica 30 maggio - ore 19.00 Gesù e la gioia di vivere Largo Goffredo Mameli, 16A (adiacente la MOCA) INFORMAZIONI TEL: 339.5773986

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