
Perché tanto spesso si incontrano fra gli uomini concorrenza, violenza,
aggressività? Homo homini lupus? Caino e Abele?
Perché nell'espandere il nostro
io in altri non cerchiamo che quanto ci accomuni sia una gioia e non una
sofferenza? Perché non rendiamo effettiva la preghiera di Tommaso Moro che
chiedeva a Dio la grazia di comprendere uno scherzo per provare nella vita un
po' di gioia e farne parte anche ad altri?
E' proprio un pensiero utopico? Non credo, perché questo si verifica già in
alcuni casi. Nei genitori al crescere dei figli belli e forti (...).
Perché il
collega compare invece più facilmente come nemico ed è difficile provare gioia
al suo fare carriera, per esempio? Forse sono presuntuoso, ma credo che anche per questo una spiegazione si trovi,
sempre nel ricordare come l'uomo disponga di un'energia nervosa (...) e
mentale
(...),un'energia che, se si espande, si conclude con i nostri valori positivi,
bello, buono, vero, giusto, etc., e se si contiene, si restringe, con i nostri
valori negativi. |