Chi Siamo

Il desiderio buono di mettere in atto i princìpi di comportamento insegnati da Gesù di Nazaret ha illuminato la vita di molti nel corso dei secoli. Il fatto che quei molti abbiano avuto o meno il riconoscimento del mondo per il loro modo di pensare e di agire è abbastanza irrilevante. Per loro, ciò che importa è non soffrire come malfattori, omicidi o come persone che si ingeriscono nei fatti altrui, ma sopportare ogni sofferenza per amore di Cristo Gesù.

La parola di Cristo Gesù garantisce ad ogni persona il diritto di diventare figlio/figlia di Dio, per avere col Padre una comunione stretta e affettuosa. Questo fatto non può non far riflettere quanti ritengono che la relazione con Dio sia monopolio di una élite.

Il vangelo di Giovanni attesta che la base di una reale comunione col Padre è la fiducia. Fonte della fede fiduciosa è la parola di Dio espressa nell'evangelo. Se ciò è vero, ne segue che mutare, trasformare o trascurare questa parola in favore di tradizioni e/o pratiche religiose di origine umana equivale a togliere alla persona la chiave stessa per l'accesso alla conoscenza del Padre e, di conseguenza, significa fare della persona stessa un essere privato della capacità di fidarsi e affidarsi a Dio.

Permettere a ciascuno di noi di ritrovare questa capacità perduta, incoraggiarci a rinvenirla dentro di noi, eliminare le varie forme di ignoranza per tornare all'esempio buono di Cristo Gesù: tale è la forza di una Parola che è Vita. Questa Parola vitale, presentata nelle scritture ispirate da Dio - la Bibbia ebraica e il Nuovo Testamento - si propone come indispensabile:

Dovrebbe essere abbastanza importante - per chi si dice cristiano o vuole essere discepolo di Cristo Gesù - capire che tutto ciò si ottiene attraverso la meditazione, lo studio e l'esperienza della parola del Cristo. Anche se la pretesa è avanzata da molti, soltanto Cristo Gesù ha parole di vita eterna, ha agito secondo tali parole e insegna ad agire in armonia con le stesse.